Soft Skills: cosa sono?
Le soft skills, o competenze trasversali, sono abilità personali e interpersonali che influenzano il modo in cui lavoriamo e interagiamo con gli altri.
A differenza delle hard skills, che sono abilità tecniche e specifiche legate a un particolare lavoro o settore, le soft skills sono più generali e applicabili a una vasta gamma di situazioni lavorative.
Queste abilità sono essenziali per costruire relazioni professionali solide, promuovere un ambiente di lavoro positivo e affrontare le sfide quotidiane con creatività e resilienza. Le soft skills sono quindi fondamentali non solo per il successo individuale, ma anche per il successo dell'intero team e dell'organizzazione.
Cosa dicono le statistiche?
Secondo un rapporto del World Economic Forum, entro il 2025 il 50% di tutti i dipendenti avrà bisogno di un reskilling, con un'enfasi particolare su competenze come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la gestione del tempo.
Inoltre una ricerca condotta da LinkedIn ha rilevato che il 92% dei responsabili delle risorse umane considera le soft skills altrettanto importanti, se non più importanti, delle hard skills.
Tra le competenze più ricercate emergono la comunicazione efficace, la collaborazione e la leadership.
Questi dati evidenziano come le soft skills non solo migliorino l'efficienza operativa ma siano anche fondamentali per il successo a lungo termine in un ambiente di lavoro in continua evoluzione.
Esempi pratici
Ci sono diversi tipi di Soft Skills, ma il World Economic Forum ha selezionato le 5 più importanti secondo gli HR Manager:
Comunicazione efficace: include la capacità di esprimersi chiaramente e ascoltare attivamente gli altri.
Lavoro di squadra: implica la collaborazione armoniosa con colleghi per raggiungere obiettivi comuni.
Risoluzione dei problemi: è una competenza chiave, che richiede creatività e pensiero critico per affrontare e superare le sfide.
Gestione del tempo: è essenziale per mantenere la produttività e rispettare le scadenze.
Adattabilità: permette di rispondere positivamente ai cambiamenti e di gestire situazioni impreviste con flessibilità.
Come inserirle nel CV
Le Soft skills sono estremamente importanti da inserire nel CV: ma ancor più importante è dove e come inserirle.
In un CV ideale le Soft Skills devono avere una sezione a loro dedicata, subito dopo le hard skills: la Sezione deve essere concisa, breve ma anche specifica in base al lavoro che si sta cercando.
E’ importante poi inserirle in un punto del CV che le risalti, senza esagerare nei toni e con un italiano corretto.
Seguendo questi semplici ma fondamentali consigli le Soft Skill daranno una marcia in più al vostro CV.
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Le 6 categorie principali di Soft Skills
I datori di lavoro considerano essenziali sei macrocategorie di soft skill.
La comunicazione, che include parlare chiaro, ascoltare, negoziare e scrivere bene.
Il pensiero critico, con capacità di analizzare, essere creativi e adattabili.
La leadership, necessaria a tutti per risolvere conflitti e prendere decisioni, oltre a gestire team per chi ha ruoli manageriali.
L’atteggiamento positivo, che comprende educazione, collaborazione ed entusiasmo. La capacità di lavorare in team, con intelligenza emotiva e resistenza allo stress.
Infine, l’etica del lavoro, che implica professionalità, organizzazione e puntualità.
Soft Skills del 2024
Negli ultimi anni, i cambiamenti nel mondo del lavoro hanno reso cruciali alcune soft skill per adattarsi ai nuovi contesti. Secondo Hays, le principali sono:
Skill comunicative e interpersonali: Fondamentali con la diffusione del lavoro ibrido.
Capacità di accogliere il cambiamento: Essenziale per adattarsi a nuovi processi e modalità lavorative.
Problem-solving: Cruciale per affrontare sfide e guardare al futuro.
Flessibilità e adattabilità: Necessarie per affrontare cambiamenti organizzativi, culturali e tecnologici.
Gestione delle persone: Must-have per ogni leader, soprattutto per la gestione da remoto.
Forbes ha poi elencato le soft skills più determinanti, tra cui: pensiero critico, decision making, intelligenza emotiva, creatività, collaborazione, comunicazione interpersonale, capacità di lavorare nella Gig Economy, adattabilità, intelligenza culturale, consapevolezza etica, leadership, gestione del marchio, gestione del tempo, curiosità, apprendimento continuo e capacità di prendersi cura di sé stessi.
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